Nelle ultime ore, è spuntato un emendamento in Senato al decreto che introduce le principali novità fiscali (il cosiddetto Milleproroghe) in cui si legge: «È istituito, per l’accesso a pagamento nelle sale cinematografiche, a esclusione di quelle delle comunità ecclesiali o religiose, un contributo speciale a carico dello spettatore pari a un euro, da versare all’entrata del bilancio dello Stato». Insomma il cinema potrebbe costare un euro in più.
I biglietti al cinema costeranno un euro in più e saranno esentate solo le sale parrocchiali. La nuova “tassa”, inoltre, non dovrebbe finanziare direttamente il cinema, ma solo coprire le agevolazioni fiscali per coloro che investono in produzioni cinematografica.
L’introito di un euro a biglietto non finirebbe quindi direttamente al dipartimento dei Beni Culturali.
L’aumento dovrebbe così entrare in vigore dal primo luglio 2011, fino al 31 dicembre 2013. L’emendamento seppure non è ancora stato approvato, è sicuramente destinato a far discutere: la promessa principale all'insediamento di questo Esecutivo non era abbassare le tasse?
E' assolutamente scandaloso come si possa pensare di reperire finanziamenti che poi non sono nemmeno specifici per il cinema italiano mettendo una tassa sui biglietti, già terribilmente costosi. Un'altro motivo di forte perplessità è l'esenzione delle strutture ecclesiastiche: non sono sicuramente le uniche strutture che hanno un fine sociale ma saranno le uniche a beneficiare di esenzione da questa tassa ingiusta.
RispondiElimina"Il governo Berlusconi non metterà le mani in tasca agli Italiani!" era questo il principale slogan del governo del fare... ma una tassa del 15% circa sui biglietti del cinema non è forse spillare denaro, derubare i cittadini?
Da ultimo il governo francese da anni finanzia il suo cinema a tal punto che gli investimenti hanno portato i loro frutti generando moltissimi utili per lo stato.