Il secondo candidato che abbiamo intervistato è Sergio Casarin. Nato a Varese nel 1962, sposato, padre di tre figli adolescenti, è impiegato tecnico presso un’azienda della zona.
Di sè dice:
Sono arrivato a Daverio nel 1990 e con mia moglie ho costruito qui la mia famiglia e la mia vita, partecipando nel corso di questi anni alle attività dell’Asilo, collaborando in seguito con l’Oratorio e con la Parrocchia nel Consiglio Pastorale, nella corale parrocchiale, nella distribuzione della Comunione ai malati e durante le funzioni. Mi piace correre: vorrei arrivare ai 4’30” sulla mezza, ma sono acciaccato!!
Cosa rappresenta Daverio per te?
Cosa rappresenta Daverio per te?
Rappresenta un “posto nel quale sto bene”! Non è retorica legata al nome della lista: Daverio è davvero una comunità accogliente, generosa, amichevole. Ho percepito questi aspetti nel corso degli anni passati e li ritengo tuttora esistenti, preziosi, da conservare e coltivare.
Come mai la decisione di candidarti?
Come mai la decisione di candidarti?
Si tratta della materializzazione di una esigenza che stavo maturando: l’idea che fosse venuto il momento di “muoversi”; l’incontro fortuito con Alberto Tognola prima e con i suoi collaboratori subito dopo mi ha permesso di materializzare questo desiderio.
Un pregio dell'amministrazione Tognola.
La competenza. Non sono un esperto di amministrazione, pertanto il mio giudizio si basa sulle opere svolte e sulle modalità di attuazione delle stesse, per quello che ho potuto appurare: quindi non velleitarie “imprese”, ma ragionati e pianificati interventi, attuati con lo scrupolo del “rispetto delle regole”, cosa quanto mai necessaria nel clima socio-politico che ci condiziona in senso contrario.
Un pregio dell'amministrazione Tognola.
La competenza. Non sono un esperto di amministrazione, pertanto il mio giudizio si basa sulle opere svolte e sulle modalità di attuazione delle stesse, per quello che ho potuto appurare: quindi non velleitarie “imprese”, ma ragionati e pianificati interventi, attuati con lo scrupolo del “rispetto delle regole”, cosa quanto mai necessaria nel clima socio-politico che ci condiziona in senso contrario.
Qual è secondo te il progetto più ambizioso per i prossimi 5 anni?
Ti voglio dire del mio progetto, quello che ho provato ad esporre durante la presentazione del 16 scorso. Nella mia vita mi sono spesso trovato nella condizione di appartenere contemporeamente a due diverse “parti”, delle quali vedevo le rispettive ragioni e limiti: mi è capitato lo stesso venendo qui a Daverio. Esistono due comunità, una vicina alla parrocchia e un’altra, più “laica”, che convivono, si intersecano, condividono simili speranze, bisogni, paure e tuttavia non si toccano, quasi ci fosse tra esse una invisibile pellicola. Io voglio lavorare per stracciare questa pellicola, mescolare questi due corpi sociali, ottenere un comunità unica, coesa e forte.
Ti voglio dire del mio progetto, quello che ho provato ad esporre durante la presentazione del 16 scorso. Nella mia vita mi sono spesso trovato nella condizione di appartenere contemporeamente a due diverse “parti”, delle quali vedevo le rispettive ragioni e limiti: mi è capitato lo stesso venendo qui a Daverio. Esistono due comunità, una vicina alla parrocchia e un’altra, più “laica”, che convivono, si intersecano, condividono simili speranze, bisogni, paure e tuttavia non si toccano, quasi ci fosse tra esse una invisibile pellicola. Io voglio lavorare per stracciare questa pellicola, mescolare questi due corpi sociali, ottenere un comunità unica, coesa e forte.
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