lunedì 25 luglio 2011

LE GRANDI MANOVRE DEL GENERALE TREMONTI

Avevamo già sperimentato la finanza creativa del Ministro Tremonti nel Governo Berlusconi 2001-2006: non dimentichiamo che i suoi fallimenti furono certificati proprio dai suoi colleghi di governo, che lo sostituirono prima della fine della legislatura con il Ministro Siniscalco, e che l'Italia subì una procedura di infrazione per deficit eccessivo. Anche allora il premier Berlusconi lasciò al suo successore, Romano Prodi, una bella eredità: rimediare ai guai della scriteriata politica economica del centrodestra.

PURTROPPO LA STORIA SI RIPETE, E SEMPRE A SCAPITO DI LAVORATORI, GIOVANI E PENSIONATI!

Ricordiamo in sintesi alcuni passaggi delle manovre economiche del Governo Berlusconi a partire dal 2008, dopo che tutti i poteri in campo economico sono stati accentrati nelle mani del superministro Tremonti:



  • il nuovo Governo Berlusconi, appena insediato, vara misure tanto appariscenti quanto inutili, come la Robin Tax (la ricordate? doveva tassare le banche ed i petrolieri, salvo poi inventare i Tremonti Bond per aiutare le banche italiane in crisi)


  • giugno 2008: il mago dell'economia in appena nove minuti e mezzo presenta il piano per la stabilizzazione dei conti pubblici: una manovra triennale da 35 miliardi di euro che "consentirà al paese di centrare l'obiettivo del pareggio del bilancio entro il 2011"(fonte Sole 24 ore)


  • luglio 2009: torna lo SCUDO FISCALE, con un'aliquota di appena il 5% e la garanzia dell'anonimato per chi ha attività finanziarie e patrimoniali detenute illecitamente all'estero


  • finanziaria 2010: l'immaginazione al potere! Mentre il Governo continua a negare l'esistenza della crisi, in un emendamento di 250 commi (alla faccia della semplificazione) c'è spazio per i contributi alle associazioni dei combattenti, soldi per il Belice colpito dal sisma nel 1968, contributi a favore degli esuli di Fiume, Istria e Dalmazia


  • luglio 2010: manovra correttiva contenente, oltre ai consueti tagli lineari, blocco del rinnovo dei contratti e degli scatti di anzianità per i pubblici dipendenti ed aumento dell'età pensionabile con il blocco delle finestre per chi ha maturato 40 anni di anzianità


  • finanziaria 2011: si vota una manovra come al solito blindata; "Una manovra aggiuntiva non sarà necessaria,"secondo il presidente dei senatori del PDL Maurizio Gasparri,"non servono ulteriori manovre avendo tempestivamente, fin dall'inizio della legislatura adottato tutti gli interventi per la stabilità finanziaria dell'Italia, che ci è stata riconosciuta in tutte le sedi europee ed internazionali"; di parere opposto Anna Finocchiaro del PD, per la quale ci sarà bisogno " di una manovra aggiuntiva. Avremo la necessità di rientrare di 45 miliardi per onorare gli impegni in sede UE" (fonte Sole 24 ore 7 dicembre 2010)


  • maggio 2011: fonti di Governo preannunciano per giugno la manovra estiva. Sbagliando completamente le previsioni, o per meglio dire prendendo in giro gli Italiani, affermano che sarà più consistente del previsto e che basteranno 7-8 miliardi di euro nel biennio 2011-2012


  • giugno 2011: ECCO LA VERITA'!: dopo una seduta fiume (ricordate i nove minuti e mezzo?) il Consiglio dei Ministri dà il via libera alle misure della manovra 2012-2014 da 47 miliardi, che rimanda al 2013-2014, cioè al prossimo governo, la maggior parte degli interventi


  • luglio 2011: il Paese, nelle mani di un governo preoccupato solo della propria sopravvivenza, ha rischiato di affondare. A lavoratori e pensionati sono chiesti pesanti sacrifici: secondo il segretario della Cgia di Mestre Bertolussi "dieci anni di manovre correttive sono costate a ciascun italiano 2588 €. Tenendo conto che dal 2008 le misure sviluppano i loro effetti su più anni, nel 2011 la dimensione economica della crisi sfiorerà i 68 miliardi di €. Di questi 44,9 mld andranno a correggere il deficit. Pertanto ad ogni Italiano questa correzione costerà, per l'anno in corso, 741 €. Negli anni a venire, purtroppo, le cose tenderanno addirittura a peggiorare. Nel 2012, graverà una manovra complessiva di 40 mld, nel 2013 di 47,7 mld, e nel 2014 di 20 mld di euro. Pertanto per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014, così come richiesto dalla UE, in questi 3 anni ciascun Italiano dovrà "sobbarcarsi" altri 1580 €." (fonte Cgia di Mestre)

TRA MANOVRE E CORREZIONI ABBIAMO PERSO IL CONTO!


Per sintetizzare, in questi anni di Governo Berlusconi, il prestigiatore Tremonti è riuscito nel trucco di farci credere di aver "tenuto dritta la barra dei conti pubblici", salvo poi presentarci un conto spaventoso: dal 2009 al 2014 le manovre di Super Giulio ammontano a 80 miliardi di euro!


Siamo partiti dall'abolizione dell'ICI, l'unica tassa federalista, e torneremo nel 2014 all'IRPEF sulla prima casa; sono aumentati ticket sanitari, trasporti, servizi, sigarette (come nella miglio tradizione dei governi balneari della Prima Repubblica), energia; il potere d'acquisto delle famiglie continua a diminuire mentre l'inflazione cresce. La disoccupazione giovanile sfiora il 30%.



ABBIAMO BISOGNO DI UN'OPERAZIONE VERITA' SUI CONTI PUBBLICI E DI UNA SERIA POLITICA ECONOMICA CHE ABBINI RIGORE AD EQUITA' E SVILUPPO, NON DEI SOLITI TRUCCHI CONTABILI DEL CENTRODESTRA!

lunedì 11 luglio 2011

IL CASO DELLE PROVINCE

Un'interessante analisi di Giuseppe Adamoli riguardo l'astensione del PD sulla questione dell'abolizione delle province.